Traduzione: Asma Gherib
  Ho bisogno di un fantasma Che sistemi il mio armadio,
Che sistemi il mio armadio, 
Le stoffe dei morti da una parte 
E L’hennà da un’altra,
Che elimini i tasti  che aprono le finestre del computer
Che passi il mouse sopra la pelle danneggiata 
Per leccare i brufoli, la polvere 
E i segni che ha disegnato l’innamorato 
Sulla gamba dell’amata.
  Ho bisogno di un fantasma 
Che sistemi i libri che mi hanno tradita. 
Questo cumulo merita un castigo 
E perciò non impedirò che le sue orecchie vengano imbottite di paglia 
Perché hanno appesantito le mie spalle 
E hanno corroso la mia quiete.
  Il fantasma intende la mia gioia
Al momento di bruciare le nuove copertine 
Con la freddezza dei nazisti 
E di usare i fogli come una stuoia sotto il pollo fritto 
Per assorbire l’olio,
e fare in modo che i piatti puliti rimangano 
puliti 
una volta che gli impotenti non li sporcano con le loro scarse metafore. 
  I fantasmi sono buoni 
Silenziosi 
Proiettano fuoco sui nani 
Che sporcano i muri con il loro sangue 
Quando vi picchiano contro le teste ogni domenica 
Perché sono senza ombra 
E perché l’uccello smarrito 
Non posa se non sulle teste dei poeti 
Ma i nani 
Si rifiutano 
  I fantasmi sono leggeri 
Non occupano luoghi 
Risparmiano aria e tempo 
Scienziati 
Coprono il sole a coloro che sono di bassa statura 
Perché le loro gambe corrugate
Rovinano il quadro della luce e dell’ombra,
E saggi 
Spiavano la fanciulla e il ragazzo al tramonto 
Vicino al vecchio ruscelletto
Non me ne importa niente se non sei arrabbiato con me 
Disse: sì sono arrabbiato
E si alzò verso la capanna e pianse, 
La più piccola di loro fece pace con lei dandole una rosa 
Passò la sua mano sulla sua treccia 
Invece il più grande di loro 
Alzò il suo indice avvertendo:
Non demolite la capanna 
Dentro di essa c’è un poeta.